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Corso base di Tecnica Fotografica

OBIETTIVO
DIAFRAMMA

Nella scheda precedente abbiamo visto la luminosità o apertura di un obiettivo, che si riferisce al diametro massimo del fascio luminoso che gli passa attraverso. Ogni obiettivo (tranne quelli estremamente economici) possiedono un dispositivo meccanico che limita le dimensioni di questo fascio luminoso: si tratta del diaframma. La presenza del diaframma è necessaria per diversi motivi, che vedremo in dettaglio più avanti: profondità di campo, esposizione, resa ottica.

Generalmente il diaframma è inserito tra le lenti dell'obiettivo ed è costituito da una serie di lamelle a iride, che possono essere chiuse o aperte per regolare il flusso luminoso che passa attraverso l'obiettivo.


diaframma

DIAFRAMMA A IRIDE
Una serie di lamelle poste all'interno dell'obiettivo regolano l'apertura che lascia passare la luce, chiudendola in maggiore o minore misura rispetto all'apertura massima.

È evidente che quando si chiude il diaframma si altera l'apertura relativa dell'obiettivo, in quanto si riduce il diametro del foro di passaggio della luce. La luminosità di un obiettivo è quella che corrisponde alla massima apertura del diaframma.

Nelle macchine fotografiche si può avere un diaframma manuale (azionato mediante la rotazione di una ghiera) o un diaframma automatico (impostato dal dispositivo di esposizione automatica).

Sulla ghiera o nel mirino ad ogni apertura di diaframma corrisponde un numero di apertura relativa, espresso come valori "f/", ossia col criterio già visto per la luminosità. In altre parole, il diaframma effettivamente impostato viene contraddistinto da un valore f/ corrispondente al rapporto tra lunghezza focale e il diametro lasciato aperto dalle lamelle a iride. Così, un diaframma f/4 indica che il foro del diaframma è compreso 4 volte nella lunghezza focale (foro piccolo), mentre f/2 indica che vi è compreso solo 2 volte (foro grande).


diaframma

APERTURE DI DIAFRAMMA
Uno stesso obiettivo diaframmato in due modi diversi.
A una maggiore chiusura del foro di passaggio della luce corrisponde un valore f/ più alto.

Il diametro dell'apertura f/2 è il doppio del diametro dell'apertura f/4; per la proporzione tra lunghezze e rispettive aree, risulta che la quantità di luce che passa attraverso un f/2 è quattro volte più grande di quella che passa attraverso un f/4.

La scala dei diaframmi è unificata a livello internazionale e viene espressa da una serie di numeri che parte da 1 (diaframma uguale alla lunghezza focale) e procede con valori che via via corrispondono alla metà della quantità di luce trasmessa:


Scala dei diaframmi

1

1.4

2

2.8

4

5.6

8

11

16

22

32


Il diaframma 1.4 (o 1,4 se si preferisce) fa passare la metà della luce rispetto al diaframma 1; il diaframma 2 fa passare la metà del diaframma 1.4 e così via. Si noti che 1.4 è la radice quadrata di 2 (proporzione tra lunghezze ed aree) e che i numeri sono alternativamente il doppio dei precedenti (arrotondando il doppio di 5.6 a 11).

Nelle fotocamere più semplici ed economiche al posto dei numeri compaiono dei simboli di diaframma (come sole, cielo coperto e cielo nuvoloso) per indicare in modo approssimativo l'apertura di diaframma da adottare (in questi casi ci si riferisce alla giusta esposizione della pellicola, in relazione alle condizione di luce).


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11.10.2001