Santuario di San Leonardo sul Monte San Moro (VR)

San Mauro di Saline (VR) - m 881 s.l.m.

   

Il Santuario di San Leonardo si trova in comune di San Mauro di Saline, nella Lessinia veronese. Si raggiunge da Verona lungo la Statale per Vicenza fino a Vago di Lavagno, da cui si imbocca la val di Mezzane, risalendo a Mezzane di Sopra e quindi a San Mauro di Saline.

   

Cenni storico-artistico-architettonici sul Santuario

  Sul monte di San Moro a 881 metri di quota, all’interno di una pineta con prevalenza di pino nero austriaco, frutto di un rimboschimento della seconda metà del XX sec., sorge la chiesa di San Leonardo, conosciuta soprattutto come chiesa di San Moro. Si tratta di un edificio in stile romanico, con tre navate e tre absidi rettangolari, risalente al 1388, costruito pare su di un’altro precedente, ma modificato con aggiunte anche in seguito. La prima notizia della chiesa si ha infatti nel 1145, quando doveva essere sede di una piccola comunità monastica guidata dal priore Lanfranco. Altre attestazioni sono in documenti del 1166, del 1169, del 1172 e del 1192. Tutto il complesso è oggi in fase di restauro (estate 1999). Si presenta con un protiro (in realtà è un piccolo portico) poggiante su pilastri con capitello sagomato, affiancato sulla destra da uno slanciato campanile e preceduto da un porticato che serviva ad ospitare i pellegrini, mentre sulla sinistra vi è un edificio con finestra rettangolare sotto un timpano. Il tetto della chiesa è stato rifatto nel 1996. Lungo tutto il lato Est, cioè quello a monte, corre un cunicolo che aveva la funzione di riparare l’interno dall’umidità del terreno. La facciata della chiesa, con tetto a capanna reca un rosone centrale. Sopra la porta d’ingresso vi è un affresco della fine del Trecento raffigurante la Madonna con Bambino sotto un baldacchino, con San Leonardo a sinistra e con alcuni devoti (tra cui forse è raffigurato anche il pittore mastro Cicogna, identificato dalla scritta "questo è il maistro C...O" ora illeggibile.

La chiesa di S.Leonardo

La pittura è della scuola di Altichiero da Zevio e ci mostra la Madonna che, diversamente dalle solite immagini, non sta su un trono o in cielo, ma in piedi, allo stesso livello dei fedeli.

  L’interno è a tre navate con arcate gotiche e tetto a capriate. Gli affreschi presenti sono di tipo bizantino, raffiguranti immagini di Santi. Il presbiterio possiede il soffitto a spicchi, mentre le navate laterali hanno volta a vela. Sopra l’ingresso vi è un affresco del Cristo all’interno di un riquadro, con a sinistra due angeli ed una Santa adorante, ed a destra la Vergine con sotto tre santi. Nella navata destra vi è un altare settecentesco con due balaustre a colonnine recante la statua in pietra di San Leonardo (che tiene le catene dei prigionieri), con tracce di pitture, della prima metà del XVI sec.

 

Interno della chiesa di S.Leonardo

Presso questo altare erano conservate alcune statuette ex-voto in ferro battuto, alte dai 15 ai 30 cm, raffiguranti uomini e donne supplicanti, ed attribuite al XIII sec., ritrovate sotto la cella campanaria durante alcuni lavori di restauro svolti dopo la Prima Guerra Mondiale. Quindici di queste statuette furono conservate per decenni al Museo di Castelvecchio di Verona ed ora sono visibili al Museo di Bosco Chiesanuova. Sulle balaustre dell’altare, in appositi spuntoni in ferro, erano posti il 21 settembre nella festività di San Matteo, numerosi cerchi di ferro di varie dimensioni e diametro, che i pellegrini si ponevano in testa o attorno agli arti per ottenere guarigioni dal mal di testa o da dolori artritici.

Pianta della chiesa di San Moro:

1 obelisco;

2 portico dei pellegrini;

3 protiro;

4 base del campanile;

5 altare di S.Leonardo con

   statua del santo;

6 balaustra a colonnine con

   gli spuntoni in ferro;

7 fonte battesimale;

8 altare laterale destro;

9 altare dell'abside destra

   (il più antico);

10 altar maggiore;

11 altare dell'abside sinistra;

12 sacrestia dove erano riposti

     i cerchi di ferro

 

 

(tratto da "La Lessinia-Ieri oggi domani",

quaderno culturale 1980)

 

Sul primo pilastro della navata destra è dipinto un trittico con San Leonardo, San Mauro e (forse) San Rocco, posti sotto una Madonna con Bambino (sec XV). Nell’abside di destra vi è un semplice altare in pietra, probabilmente il primo collocato nella chiesa.

 Un particolare interessante: la pietra che ora è inserita nel fronte di questo altare era probabilmente il ripiano dell’altare più vecchio (si può vedere in basso il foro che un tempo doveva contenere le reliquie).

  Nella navata centrale vi è l’altar maggiore sul quale era posto uno stupendo polittico ligneo del XVI sec., purtroppo rubato nel 1967.

  Nella predella del polittico vi erano scolpiti gli apostoli, alternati da 4 santi vescovi. Sopra, all’interno di nicchie vi erano la Madonna con i Santi Lorenzo, Paolo e due Santi vescovi. Nella parte superiore, al centro vi era Dio che reggeva Cristo crocefisso con ai lati un angelo e la Vergine dell’Annunciazione. Infine sopra in una lunetta vi era Cristo Risorto. Sulla catena del volto dell’arco trionfale vi era un Cristo crocefisso tra la Vergine, San Giovanni e due angioletti, con la scritta:

O VOS OMNES QUI TRANSITIS PER VIAM

ATTENDITE ET VIDETE SI EST DOLOR SIMILIS

(O VOI TUTTI CHE PASSATE PER LA VIA

GUARDATE E VEDETE SE C’È DOLORE SIMILE)

 Del polittico restano fotografie, mentre chi volesse vederne una bella riproduzione può rivolgersi alla Pizzeria "Al gufo" di San Mauro di Saline.

  Nella navata sinistra vi sono affreschi seicenteschi di scuola veronese, un cartiglio con i 4 evangelisti, Santa Caterina e Santa Lucia ai lati della porta che immette nel locale di sinistra, un riquadro con la Madonna con Bambino nella parete sinistra, un altare settecentesco con affresco di San Giovanni Battista (sec. XVII). Nell’abside di sinistra vi è un altare settecentesco con un medaglione con bassorilievo della Madonna con Bambino in marmo, alcune formelle dipinte del Rosario, mentre nelle vele vi sono dei medaglioni con Dottori della Chiesa e con San Cristoforo e San Omobono, ed un affresco di Ultima Cena (sec. XVII) nella parete ovest. Nel secondo pilastro di destra della navata centrale è affrescata una finta nicchia con conchiglia ed un angioletto musicante del XV sec. Altre pitture del XVII sec. sono i medaglioni nelle vele ed altre decorazioni. Caratteristico è il campanile, a pianta quadrata, con 4 bifore. La cella campanaria conserva una campana del 1711, opera dei fonditori Balini, ed una più piccola del 1584, recante la seguente scritta:

   

SACERDOS ET PONTIFEX MAURE PASTOR BONE

IN POPULO ORA PRO NOBIS DOMINUM MDLXXXIIII.

IO BAPTISTAE BONAVENTURINI

PRAESBITERI VERONA OPUS.

(O MAURO SACERDOTE E PONTEFICE BUON PASTORE

FRA IL TUO POPOLO PREGA PER NOI IL SIGNORE 1584

GIOVANNI BATTISTA BONAVENTURINI IL VECCHIO

QUEST’OPERA FECE IN VERONA)

 

Davanti alla chiesa è posto un obelisco in pietra con croce in rilievo, sormontato da una croce in ferro battuto e recante la data 1746, mentre appoggiata alla parete vi era una stele funeraria del 1531, ora collocata all’interno.

  Cenni sul culto e sulla devozione

  La chiesa era inizialmente dedicata a San Mauro, in seguito sostituito da San Leonardo di Limoges. San Mauro fu il 27° vescovo di Verona dal 612 al 622. Due anni dopo l’elezione rinunciò all’episcopato e si ritirò a vita eremitica nella zona di Saline, dove tra l’altro, fece scaturire anche una sorgente. Morì nei pressi di Castel San Felice di Verona il 21 novembre del 622, mentre stava tornando in città. San Leonardo visse invece in Francia ai tempi di Clodoveo I. Discepolo di San Remigio, fu eremita e fondò il convento di Noblac nel Limusino. Morì nel 559.

San Leonardo era considerato protettore dei prigionieri ed infatti lo si raffigura con dei ceppi in mano, ma anche dei fabbri, dei carrettieri e dei pellegrini e viandanti. Pare anche protettore delle gestanti per aver favorito il parto della regina Clotilde moglie del re Clodoveo. A partire dal XII sec. il suo culto si diffuse anche in Baviera ed in Tirolo dove era considerato guaritore dei mali di testa. Probabilmente furono proprio i "cimbri", popolazioni bavaro-tirolesi, che portarono il suo culto in Lessinia dove nella chiesa sul monte di San Moro sostituì la devozione del precedente San Mauro fino al XVII-XVIII sec. La venerazione di San Mauro è rimasta nella chiesa parrocchiale che ha dato il nome al paese; la sua festa religiosa scade il 21 novembre.

 

ITINERARIO DI VISITA

  Percorso: San Mauro di Saline (m 804) - Chiesetta di San Leonardo (m 881) - Passo Spin del Poiero (m 905) - San Mauro di Saline (m 804)

  Dislivello: m 200 circa.

  Tempo di percorrenza: due ore circa, più la visita della chiesetta di San Leonardo

  Difficoltà: nessuna

  Periodo consigliato: tutto l’anno, salvo innevamento nel periodo invernale (consigliabile aprile per la fioritura dei ciliegi)

  Altare con statua di San Leonardo

Dalla piazza della chiesa del paese di San Mauro di Saline (804 m) si visita la parrocchiale, edificio costruito nel 1460 e rifatto quasi completamente nel 1835.

  La chiesa era parrocchia già nel 1460 con proprio rettore. Nel 1785 fu ingrandita come testimonia la scritta nella parte esterna dell’abside:

 

CON ELEMOSINE DELLE

COM. DI SALINE TAVERNOLE

E COLONELLI DI CORNO PER

NIGO, GARZON. S. BORTOLA

MIO. E PORCARA FU

FABBRICATO L’ANNO

MDCCLXXXV II AG°

COMINCIATO

 

Nel 1835 la chiesa venne poi in gran parte demolita e ricostruita nelle forme attuali. La facciata è in pietra a forma di capanna con 4 pilastri recanti capitelli ionici, che sostengono un doppio timpano con una finestrella a croce. Al centro vi è una lunetta. La porta è rettangolare con sopra una lapide con l’epigrafe:

 

D.O.M.

IN HONOR .D. MAURI. EP.

INCOLAE DE SALINIS.

TABERNULIS. CORNU. PERNICO.

PORCARIA. S. BARTHOLOMAEO. ET GARZONIO.

AERE CONLATO CONCORDES

E FUNDAMENTIS FIERI CURAV.

AN. MDCCCXXXV

 

A sinistra della chiesa vi è il campanile in conci di pietra, presentante tamburo ottagono e cuspide cordonata con croce.

All’interno, nel presbiterio vi è una cupola depressa con dipinti di Rocco Pittaco del 1860-69 raffiguranti la Gloria della SS. Trinità ed i 4 evangelisti. Altri dipinti sono nelle pareti del presbiterio e della chiesa, come il Battesimo di un miscredente ad opera del vescovo Mauro, realizzato da A. Pegrassi nel XX sec.

 

Ci si sposta ad est fino al cartello in legno indicante l’inizio del paese, passando fra le belle schiere di case con i caratteristici contorni delle finestre che risaltano sulle facciate. Si imbocca quindi Via Monte Moro cominciando a salire. Arrivati al termine della via, troviamo un antico cippo che riporta due iscrizioni. Di fronte abbiamo:

 

A    D    e    10

1848

 

Di lato, invece, si presenta una scritta più strana: S:SO T 1912 (rovescia).

Prendiamo a destra salendo ancora per il sentiero, e al bivio teniamo la sinistra. La sbarra che oltrepassiamo per salire delimita la zona del Demanio Forestale, zona che è stata rimboschita negli anni 1950-60 dopo essere stata usata un tempo come pascolo. Proseguendo per il sentiero a sud-est, lungo il quale crescono delle robinie, notiamo sulla sinistra una stele su cui è scolpita la Croce sul Monte Calvario, ed un’iscrizione dal significato non del tutto chiaro, che indica comunque il luogo dove fu ritrovato il corpo di Don Antonio Espineli, forse trascinato in quel punto da una slavina, o morto soffocato dalla neve nel 1742:

      

San Mauro di Saline visto dal Monte San Moro

I N R I

CHI

FU MORTTO

ADI 20  GENARO

DON  ANTONI

ESPINELI  1742

 

Alla base della croce vi è un’iscrizione più antica:

 

ERIDANTVS SPI

NELI HIC SVP

OCATVS FVIT A

NIVEAM MOLTAM

 

Più in alto una lapide del 1937 ricorda invece un certo Taioli Arcadio che qui morì di paralisi.

In circa un quarto d’ora arriviamo alla chiesa di San Leonardo (881 m). L’abitazione che la precede sul lato Nord verrà restaurata per ospitare in futuro i frati Minori Francescani di San Bernardino che custodiranno la chiesa.

La Chiesa di San Moro, in realtà dedicata al santo cimbro Leonardo, è importante anche perché si trova sulla direttrice della transumanza, la Via (Vac)Cara.

Visitata la chiesa, seguiamo ora la via Cara, salendo di fianco alla chiesa e proseguendo verso Nord attraverso una pineta abbastanza recente (circa una trentina d’anni), formata da abeti rossi, larici e pini neri. Dopo aver oltrepassato un villaggio turistico sbuchiamo sulla strada San Mauro-Velo. Poco più avanti, salendo sempre verso Nord, spicca sulla destra un grande vecchio albero. È il cosiddetto Spin del Poiero, che dà il nome al passo che si trova poco più avanti (905 m). Si tratta di un ciliegio canino (prunus mahaleb) con un’età presunta di oltre 4 secoli, alto oltre 7 metri.

Scendiamo ora verso Sud seguendo la strada provinciale, costeggiata di larici, pini neri ed abeti rossi. In circa un quarto d’ora ritorniamo al piazzale del parcheggio del Santuario e quindi a San Mauro di Saline (804 m).

Nei dintorni

Interessanti testimonianze di arte popolare “cimbra” sono le crocifissioni scolpite in pietra, particolarmente frequenti nella zona di Azzarino di Velo. Si tratta di steli in pietra del XVII-XVIII e XIX sec., raffiguranti in rilievo, scolpite a “tutto tondo”, il Cristo crocifisso, il martello e la tenaglia e due pie donne in basso, oltre ad una epigrafe. Interessanti sono anche le croci votive presenti sempre nella zona di Velo e di Roverè (risalenti soprattutto al XIX sec.), recanti in rilievo gli strumenti della Passione. Tutte testimonianze di devozione popolare, di ex-voto o di avvenimenti (morti accidentali, scampati pericoli) che vanno conservati.

Altrettanto interessanti sono le numerose pitture murali della vicina Val d’Illasi (comuni di Tregnago, Badia Calavena, Vestenanova e Selva di Progno). Qualche escursione può venir programmata nel Parco Naturale Regionale della Lessinia per ammirare in particolare i fenomeni carsici (Covolo e Museo di Camposilvano, Covoli di Velo, ponte di Veja, ecc.) oppure per visitare i Musei etnografici di Giazza o Bosco Chiesanuova.

 

  Stele con crocifissione nella

zona di Azzarino di Velo

 

  Per approfondire

Scheda di osservazione

  1 -      Com’è fatta la statua di San Leonardo? Descrivila.

 2 -      Perché il Santuario di San Moro è dedicato invece a San Leonardo?

 3 -      Quali sono le principali piante che compongono la pineta di San Moro? Disegnane gli aghi e le pigne.

 4 -      Fai uno schizzo del Santuario e del paesaggio circostante.

 5 -      Disegna e descrivi una pittura del Santuario

 6 -      A cosa serviva il porticato esterno del Santuario?

 7 -      Per cosa è invocato e venerato San Leonardo?

 8 -      Completa la mappa della chiesa.

 

  Cattedrale, altre chiese e santuari della Diocesi di Verona

  Cattedrale “S. Elena, S. Giovanni in Fonte”

37121 Verona - Piazza Duomo, 21 - Tel. 045/595627

 

“S. Zeno Maggiore, S. Procolo”

37121 Verona - Piazza S. Zeno, 2 - Tel. 045/8006120

 

“S. Anastasia”

37121 Verona - via Don Bassi, 2 - Tel. 045/8004325

 

“S. Fermo Maggiore”

37121 Verona - via Dogana, 2/a - Tel. 045/8007287

 

“Eremo Camaldolese S. Giorgio”

37011 Rocca di Garda, Bardolino (VR) - Strada dell’Eremo - Tel. 045/7211390

 

Santuario “Madonna del Frassino”

37019 Peschiera d/G (VR) - p.za Madonna del Frassino, 3 - Tel. 045/7550500

 

Santuario “Madonna del Carmine”

25010 S. Felice del Benaco (BS) - via Carmine, 11 - Tel. 0365/62032

 

Santuario “Madonna della Corona”

37013 Spiazzi di Caprino (VR) - Piazza Duomo, 21 - Tel. 045/7220014

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