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Sommario:
1. Perché usare una reflex 35mm
2. Le pellicole
3. Conosci la tua reflex
4. La messa a fuoco
5. L'esposizione
6. L'uso del flash
7. Gli obiettivi
8. Composizione dell'immagine
9. Gli accessori

 

Gli zoom
La caratteristica principale di un obiettivo zoom è di poter variare con continuità, intervenendo su una di ghiera di regolazione, la lunghezza focale e dunque l'angolo di campo inquadrato. Il campo d'azione di uno zoom, ossia il numero di ottiche che, di fatto, può sostituire, è definito escursione focale.
Uno zoom da 70 a 300mm (escursione focale 70-300mm) ad esempio, comprende le focali più usate nelle riprese di soggetti lontani, consentendo un considerevole risparmio di peso e ingombro rispetto ad un equivalente quantitativo di ottiche fisse. Generalmente uno zoom di fascia economica è meno luminoso e fornisce immagini di nitidezza inferiore rispetto ad un obiettivo di focale fissa corrispondente. Ciò significa che, a parità di altre caratteristiche (incluso il prezzo), tra un obiettivo di focale fissa e uno zoom impostato alla stessa focale, il secondo fornirà immagini di qualità inferiore.

L'ottica fish-eye
In commercio esistono ottiche supergrandangolari chiamate "fish-eye" (dall'inglese, occhio di pesce) in virtù del loro amplissimo l'angolo di ripresa (fino a 180°) e della forte convessità della lente anteriore che ricorda, appunto, l'occhio di un pesce.
Ogni linea inquadrata, ad eccezione di quelle passanti per il centro, viene trasformata in una curva, con il risultato di far apparire il soggetto come fosse visto riflesso in una sfera d'acciaio.
Le prestazioni di un obiettivo fish-eye non vanno comunque confuse con quelle di un normale obiettivo supergrandangolare. In quest'ultimo caso, infatti, si parla sempre di un'ottica convenzionale nella quale, in fase progettuale, è stata ricercata la massima correzione delle aberrazioni ottiche. Il fish-eye, invece, "gioca al contrario" producendo il suo caratteristico effetto grazie ad un forte distorsione ottica.

L'ottica macro
L'obiettivo macro è un'ottica specializzata per le riprese a distanza ravvicinata.
Generalmente dotato di un gruppo ottico di focale 50 -100mm, il "macro" è caratterizzato da una particolare definizione nelle riprese effettuate alle minime distanze di messa a fuoco. Il gruppo lenti di un macro è montato su un'elicoide più lunga del normale, capace di portare in pochi istanti il campo di messa a fuoco dall'infinito fino a pochi centimetri dalla lente frontale.
Questo obiettivo inoltre consente di raggiungere buoni ingrandimenti senza l'aggiunta di altri accessori oltre a disporre di diaframmi minimi più chiusi rispetto alle ottiche standard (caratteristica utile per ampliare al massimo la profondità di campo).

I limiti del macro si mostrano quando l'obiettivo viene montato sulle prolunghe usate nella macrofotografia per raggiungere alti ingrandimenti: per motivi di progettazione, infatti, la lente anteriore risulta profondamente incassata nella montatura dell'obiettivo e può accadere che il punto di messa a fuoco sia praticamente "impossibile" da raggiungere. Il soggetto, in altre parole, potrebbe capitare a fuoco in un punto dell'asse ottico posto tra la lente frontale e l'innesto filtri.
Montare sulla reflex un obiettivo macro rappresenta comunque un'ottima alternativa all'ottica normale anche per la rapidità nel passare da fotografie normali a quelle a distanza ravvicinata.

La luminosità
La luminosità è una delle caratteristiche più importanti degli obiettivi fotografici. Questo parametro rappresenta il più alto valore di apertura disponibile, ossia la massima quantità di luce che può entrare attraverso la lente frontale.
Gli obiettivi luminosi sono particolarmente utili quando si fotografa con poca luce. Sono più pesanti e costosi degli altri ma permettono di usare tempi di esposizione più rapidi di quindi avere più possibilità di ottenere immagini nitide.


Il corredo per partire
Quando si prepara la borsa fotografica (generalmente qualche ora prima della partenza per le vacanze), la tentazione sarebbe di portare tutto con sé: non si può mai sapere con esattezza cosa si troverà sul luogo delle riprese. Per motivi di peso e ingombro, tuttavia, dovrai limitare il più possibile il carico trasportato pur disponendo di un corredo di ottiche sufficientemente versatile. Nella selezione delle attrezzature principali considera che: la tripletta di ottiche fisse 28-50-135mm è sufficiente a far fronte alla maggior parte delle situazioni fotografiche, dal paesaggio al ritratto.
Due zoom 28-80mm e 70-210mm rappresentano un miglioramento della versatilità purché luminosi e di buona qualità: sono molto veloci nell'uso pratico e ti consentono di comporre l'inquadratura in modo molto preciso.

Un supergrandangolare 20mm è utile sia per riprendere interni di piccole dimensioni che per inquadrare monumenti, facciate e piazzali, se non hai sufficiente spazio alle spalle per arretrare. In questo caso, per evitare il fenomeno delle linee cadenti, ricordati di mantenere il dorso della fotocamera perfettamente perpendicolare al suolo.
La combinazione di due ottiche fisse 24 e 85mm, magari affiancata da un buon duplicatore a 7 lenti, costituisce un ottimo compromesso tra versatilità e peso.

Con un teleobiettivo da 300mm e oltre, sarai in grado di riprendere gli animali da una distanza "comoda" oltre, ovviamente, a ritratti e dettagli del paesaggio. Un secondo corpo macchina ti consente diversi vantaggi operativi.
Da un lato hai la possibilità di cambiare la focale di ripresa con estrema rapidità senza sostituire l'obiettivo, dall'altro ti consente l'uso contemporaneo di due tipi di pellicola e la prosecuzione del lavoro in caso di panne di uno dei due apparecchi.