Gli zoom La caratteristica
principale di un obiettivo zoom è di poter variare con
continuità, intervenendo su una di ghiera di regolazione, la
lunghezza focale e dunque l'angolo di campo inquadrato. Il
campo d'azione di uno zoom, ossia il numero di ottiche che, di
fatto, può sostituire, è definito escursione focale. Uno
zoom da 70 a 300mm (escursione focale 70-300mm) ad esempio,
comprende le focali più usate nelle riprese di soggetti
lontani, consentendo un considerevole risparmio di peso e
ingombro rispetto ad un equivalente quantitativo di ottiche
fisse. Generalmente uno zoom di fascia economica è meno
luminoso e fornisce immagini di nitidezza inferiore rispetto
ad un obiettivo di focale fissa corrispondente. Ciò significa
che, a parità di altre caratteristiche (incluso il prezzo),
tra un obiettivo di focale fissa e uno zoom impostato alla
stessa focale, il secondo fornirà immagini di qualità
inferiore.
L'ottica fish-eye In
commercio esistono ottiche supergrandangolari chiamate
"fish-eye" (dall'inglese, occhio di pesce) in virtù del loro
amplissimo l'angolo di ripresa (fino a 180°) e della forte
convessità della lente anteriore che ricorda, appunto,
l'occhio di un pesce. Ogni linea inquadrata, ad eccezione
di quelle passanti per il centro, viene trasformata in una
curva, con il risultato di far apparire il soggetto come fosse
visto riflesso in una sfera d'acciaio. Le prestazioni di
un obiettivo fish-eye non vanno comunque confuse con quelle di
un normale obiettivo supergrandangolare. In quest'ultimo caso,
infatti, si parla sempre di un'ottica convenzionale nella
quale, in fase progettuale, è stata ricercata la massima
correzione delle aberrazioni ottiche. Il fish-eye, invece,
"gioca al contrario" producendo il suo caratteristico effetto
grazie ad un forte distorsione ottica.
L'ottica macro L'obiettivo
macro è un'ottica specializzata per le riprese a distanza
ravvicinata. Generalmente dotato di un gruppo ottico di
focale 50 -100mm, il "macro" è caratterizzato da una
particolare definizione nelle riprese effettuate alle minime
distanze di messa a fuoco. Il gruppo lenti di un macro è
montato su un'elicoide più lunga del normale, capace di
portare in pochi istanti il campo di messa a fuoco
dall'infinito fino a pochi centimetri dalla lente
frontale. Questo obiettivo inoltre consente di raggiungere
buoni ingrandimenti senza l'aggiunta di altri accessori oltre
a disporre di diaframmi minimi più chiusi rispetto alle
ottiche standard (caratteristica utile per ampliare al massimo
la profondità di campo).
I limiti del macro si mostrano quando l'obiettivo viene
montato sulle prolunghe usate nella macrofotografia per
raggiungere alti ingrandimenti: per motivi di progettazione,
infatti, la lente anteriore risulta profondamente incassata
nella montatura dell'obiettivo e può accadere che il punto di
messa a fuoco sia praticamente "impossibile" da raggiungere.
Il soggetto, in altre parole, potrebbe capitare a fuoco in un
punto dell'asse ottico posto tra la lente frontale e l'innesto
filtri. Montare sulla reflex un obiettivo macro
rappresenta comunque un'ottima alternativa all'ottica normale
anche per la rapidità nel passare da fotografie normali a
quelle a distanza ravvicinata.
La luminosità La
luminosità è una delle caratteristiche più importanti
degli obiettivi fotografici. Questo parametro
rappresenta il più alto valore di apertura disponibile,
ossia la massima quantità di luce che può entrare
attraverso la lente frontale. Gli obiettivi luminosi
sono particolarmente utili quando si fotografa con poca
luce. Sono più pesanti e costosi degli altri ma
permettono di usare tempi di esposizione più rapidi di
quindi avere più possibilità di ottenere immagini
nitide. |
Il corredo per partire Quando
si prepara la borsa fotografica (generalmente qualche ora
prima della partenza per le vacanze), la tentazione sarebbe di
portare tutto con sé: non si può mai sapere con esattezza cosa
si troverà sul luogo delle riprese. Per motivi di peso e
ingombro, tuttavia, dovrai limitare il più possibile il carico
trasportato pur disponendo di un corredo di ottiche
sufficientemente versatile. Nella selezione delle attrezzature
principali considera che: la tripletta di ottiche fisse
28-50-135mm è sufficiente a far fronte alla maggior parte
delle situazioni fotografiche, dal paesaggio al
ritratto. Due zoom 28-80mm e 70-210mm rappresentano un
miglioramento della versatilità purché luminosi e di buona
qualità: sono molto veloci nell'uso pratico e ti consentono di
comporre l'inquadratura in modo molto preciso.
Un supergrandangolare 20mm è utile sia per riprendere
interni di piccole dimensioni che per inquadrare monumenti,
facciate e piazzali, se non hai sufficiente spazio alle spalle
per arretrare. In questo caso, per evitare il fenomeno delle
linee cadenti, ricordati di mantenere il dorso della
fotocamera perfettamente perpendicolare al suolo. La
combinazione di due ottiche fisse 24 e 85mm, magari affiancata
da un buon duplicatore a 7 lenti, costituisce un ottimo
compromesso tra versatilità e peso.
Con un teleobiettivo da 300mm e oltre, sarai in grado di
riprendere gli animali da una distanza "comoda" oltre,
ovviamente, a ritratti e dettagli del paesaggio. Un secondo
corpo macchina ti consente diversi vantaggi operativi. Da
un lato hai la possibilità di cambiare la focale di ripresa
con estrema rapidità senza sostituire l'obiettivo, dall'altro
ti consente l'uso contemporaneo di due tipi di pellicola e la
prosecuzione del lavoro in caso di panne di uno dei due
apparecchi. |