I filtri fotografici Questi accessori,
che si montano davanti all'obiettivo della macchina
fotografica servono per modificare il colore o la "forma"
dell'immagine. I filtri più diffusi sono di forma tonda, in
vetro, da connettere all'obiettivo tramite montatura metallica
filettata. Quando decidi di acquistarle un filtro, è
importante controllarne la misura dato che non tutti gli
obiettivi hanno l'innesto dello stesso diametro. Esistono
anche filtri realizzati in uno speciale plexiglas per usi
ottici. Essendo di forma quadrata e privi di innesto, se vuoi
utilizzarli è necessario uno specifico supporto porta filtri,
che devi fissare all'obiettivo tramite un anello adattatore.
Questi accessori si prestano ad una vastissima gamma di
applicazioni: puoi impiegarli per correggere il colore di
un'immagine (come accade con i filtri cromatici di correzione
o con il polarizzatore), modificare il contrasto (per esempio
con i filtri colorati per il bianconero o, anche qui, con il
polarizzatore), o introdurre effetti speciali (con i filtri
digradante, flou, cross-screen eccetera) o, infine, riduzioni
di luminosità (con i filtri di densità). Nelle prossime pagine
una carrellata delle principali tipologie di filtri reperibili
in commercio, gran parte dei quali concepiti per riprese con
diapositive a colori, mentre altri ampiamente usati nel bianco
e nero.
Il fattore di
assorbimento La presenza di filtri fotografici
non trasparenti posti sulla lente frontale
dell'obiettivo è causa di un assorbimento di luce, che
va corretto modificando l'esposizione in base al fattore
specifico di assorbimento del filtro impiegato. Detto
fattore di assorbimento è indicato generalmente sulla
montatura del filtro stesso, sotto forma di una cifra
seguita da una X (leggi "per").
Il valore indica il fattore per il quale deve essere
moltiplicata l'esposizione: per esempio un filtro con
fattore d'assorbimento 2X richiede che l'esposizione sia
raddoppiata, ad esempio moltiplicando per 2 il tempo di
posa (da 1/30sec devi passere a 1/30sec) oppure aprendo
il diaframma di uno stop (ad esempio da f/16 ad f/11).
Qualora il filtro riporti la scriutta 1X o non
presenti alcuna dicitura vuol dire che l'esposizione non
deve essere corretta. Ricorda comunque che le fotocamere
misurazione esposimetrica TTL tengono conto
dell'assorbimento del filtro e forniscono una lettura
esposimetrica affidabile anche utilizzando filtri non
trasparenti. |
I filtri di conversione Ne
esistono sia in vetro ottico sia in plexiglas e servono a
riequilibrare i colori dell'immagine quando si impiegano fonti
di illuminazione diverse da quelle per cui è tarata la
pellicola impiegata. Il loro uso pratico è limitato a
questi due casi. a) quando adoperi una normale pellicola
per illuminazione diurna, ossia tarata per fornire i colori
ottimali impiegando la luce del sole o quella fornita da un
flash (pellicole tarate a 5.500° Kelvin, definite Daylight) ed
il soggetto è illuminato con lampade a luce continua come le
lampadine domestiche o gli illuminatori alogeni al
quarzo; b) quando impieghi una pellicola definita "per luce
artificiale" ossia tarata per 3.200° Kelvin, definita
"Tungsten") per fotografare il soggetto con la luce solare o
con quella del flash. Il problema pratico da correggere è
rappresentato dalla dominante giallo-rossastra nel primo caso,
e da quella bluastra nel secondo.
Esistono filtri di conversione in varie gradazioni, ma i
due gruppi principali sono costituiti dai filtri blu,
contraddistinti dal numero 80, che servono appunto per
correggere la dominante rossa che appare nelle immagini
riprese con pellicola a colori tarata per luce diurna quando
la scena è illuminata da lampade ad incandescenza e gli ambra
che invece si dentificano con il numero 85 e si adoperano nel
caso opposto, quando si usano pellicole tarate per luce
artificiale in un ambiente illuminato dalla luce del sole
oppure del flash, per eliminare la dominante blu che
altrimenti affliggerebbe tutta l'immagine.
Il filtro polarizzatore
Questo filtro serve per eliminare i riflessi
provocati dalle superfici lucide, come quelli che si formano
sul piano di un tavolo, sulle finestre esterne di un palazzo o
sulle foglie di un albero. Ad esempio consente di ripristinare
la visibilità attraverso la vetrina di un negozio, oppure
ottenere acque cristalline, con il fondale (in acque basse) in
buona evidenza, nelle foto scattate al mare. Il
polarizzatore serve, inoltre, per "rinforzare" il colore del
cielo azzurro, sottolineando i contorni di eventuali nuvole,
in quanto elimina i micro riflessi causati dalle miriadi di
goccioline d'acqua che costituiscono l'umidità atmosferica. E'
da notare, comunque, che il filtro non ha effetto sui riflessi
provenienti da superfici metalliche, come ad esempio gli
specchi o le cromature (è impensabile, dunque, impiegare
questo accessorio per "cancellare" la propria immagine
riflessa in uno specchio...).
Lineare o
circolare? Vengono prodotti due tipi di filtro
polarizzatore, il lineare e il circolare, analoghi nel
funzionamento e negli effetti finali, ma con alcune
differenze nella struttura interna. I primi, ossia i
polarizzatori lineari, possono dare qualche problema se
impiegati in combinazione con fotocamere che hanno la
cellula esposimetrica (o del sistema autofocus) posta
dietro specchi secondari o elementi parzialmente
riflettenti. In questi casi, per evitare
imperfezioni nel funzionamento AF o dell'esposizione,
sarà bene impiegare il più costoso polarizzatore
circolare. |
L'effetto del polarizzatore varia a seconda della posizione
del sole e della superficie riflettente rispetto al punto di
ripresa e può essere facilmente controllato prima dello scatto
grazie alla visione diretta offerta dal mirino della reflex.
Affinché generi effetti visibili, a differenza di altri
filtri, il polarizzatore deve essere opportunamente orientato.
Per tale ragione i polarizzatori dispongono di una speciale
doppia montatura che permette la rotazione del vetro ottico
rispetto alla lente frontale dell'obiettivo. Come
accennato in precedenza, dato che l'entità dell'effetto va
controllata direttamente, le fotocamere reflex si rivelano lo
strumento ideale per fotografare con questo
accessorio. |