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Sommario:
1. Perché usare una reflex 35mm
2. Le pellicole
3. Conosci la tua reflex
4. La messa a fuoco
5. L'esposizione
6. L'uso del flash
7. Gli obiettivi
8. Composizione dell'immagine
9. Gli accessori

 

Il filtro UV (Ultra Violetto)
Si tratta di un semplice cristallo ottico trasparente che blocca parte dei raggi ultravioletti che abbondano in alta montagna e che possono conferire alle immagini una fastidiosa dominante azzurrina. Molti fotografi tengono un filtro UV quasi permanentemente montato sulla fotocamera come protezione della lente frontale dell'obiettivo.

Il filtro Skylight
Molto simile al filtro visto in precedenza lo Skylight si distingue da questo per via della lieve colorazione rosata. Questa caratteristica aiuta a scaldare i colori dell'immagine, determinando un'influenza piutosto marcata sulle dominanti fredde. Anche questo filtro viene spesso montato in modo permanente sull'obiettivo di ripresa a fini di protezione.

Filtri digradanti
Sono caratterizzati da una metà colorata che sfuma in un'altra perfettamente neutra.
A differenza dei normali filtri colorati, il digradante conferisce l'effetto di colore solo in una metà dell'immagine, ossia a quella in cui generalmente si trova il cielo. I digradanti si rivelano quindi utili soprattutto nelle riprese paesaggistiche, in quanto ti permettono di aggiungere colore a un cielo slavato o nuvoloso (digradanti colorati) oppure di riequilibrare, entro certi limiti, il contrasto tonale dell'immagine con il cielo coperto o velato.


Il filtro digradante consente di modificare le tonalità dell'immagine in modo morato.
In questo confronto si può notare come il cielo dell'immagine sia stato scurito in modo considerevole aumentando il contrasto in modo opportuno.

Un digradante grigio scuro, infatti, trasforma un cielo da biancastro in nero "tempestoso". Nell'uso pratico è preferibile procurarsi undigradante quadrato (da montare mediante porta filtri dedicato) piuttosto che non uno rotondo: nel primo caso, infatti, si può variare l'altezza del filtro rispetto all'obiettivo, posizionando giusto all'altezza dell'orizzonte la linea di confine fra la metà trasparente e quella colorata.

I filtri digradanti più usati sono quelli colorati, blu, ambra con effetto "tramonto", e quelli grigi. L'effetto sull'immagine varia in relazione al diaframma impostato e alla focale impiegata: in condizioni di minima profondità di campo, infatti, (impiegando un grandangolo e/o un diaframma chiuso) il passaggio dalla zona colorata a quella neutra risulta molto netto. Al contrario, con una focale lunga e/o un diaframma aperto, la sfumatura di confine fra zona colorata e zona neutra del filtro appare pressoché indistinta.

Il Cross-screen
E' uno dei più semplici filtri creativi in commercio: il suo funzionamento è basato sulla presenza di una serie di molteplici solchi incrociati sulla superficie del filtro. Il risultato è quello di trasformare ogni sorgente o riflesso di luce puntiforme, in una stella con un numero variabile di raggi. E' un effetto ottenibile sia nelle fotografie in studio che in esterni, ma particolarmente evidente nelle riprese notturne, in quanto i raggi delle stelle ben si stagliano sullo sfondo nero.
Esistono dei filtri cross-screen che formano stelle a quattro, sei, oppure a otto punte: tutto dipende dalla quantità di "incroci" sulla trama superficiale delle incisioni.

Il filtro diffusore
Questo filtro presenta una superficie leggermente opacizzata, utile a diffondere moderatamente i raggi luminosi in modo da diminuire la nitidezza dei dettagli dell'immagine. In commercio, esistono filtri flou di varie gradazioni, e la scelta del modello dipende dai gusti personali del fotografo.
L'effetto flou permette di distinguere i contorni del soggetto all'interno di un alone luminescente e diffuso e non va quindi confuso con la semplice sfocatura. Il filtro flou è spesso usato per conferire alla fotografia un aspetto surreale: per questo l'applicazione più frequente si ha nel ritratto e nella fotografia paesaggistica.

Il moltiplicatore prismatico
Si tratta di un filtro piuttosto pesante e di notevole spessore che deve la sua costituzione ad una serie di sfaccettature prismatiche che producono una riproduzione multipla dello stesso soggetto.
I "prismatici" sono disponibili in diverse versioni che si distinguono anche per alcuni effetti aggiuntivi, come per esempio la formazione di un alone iridescente lungo i contorni di ciascuna immagine. La quantità di forme ripetute varia in relazione al numero di piani incisi sulla superficie del filtro.

Il paraluce
Tra gli accessori più utili non bisogna dimenticare il paraluce. Questo accessorio consente di eliminare parte dei raggi luminosi che, colpendo direttamente la lente frontale dell'obiettivo, possono generare riflessi interni al corpo macchina deleteri per la nitidezza delle immagini. Ne esistono di rigidi, incorporati generalmente negli obiettivi di maggior pregio, che in gomma retrattile.
Questi ultimi svolgono anche un'efficace funzione paracolpi quando la fotocamera viene riposta sbadatamente nella borsa proteggendo parzialmente la lente anteriore da eventuali urti e schizzi d'acqua.


I moltiplicatori di focale
Questi accessori servono ad accrescere la lunghezza focale complessiva del sistema ottico al quale vengono combinati. Anche se i più diffusi sono i duplicatori, sul mercato esistono anche moltiplicatori con potere di ingrandimento diverso dal 2X. Quelli da 1,4X ad esempio, proposti soprattutto dai costruttori di fotocamere e obiettivi come la Nikon forniscono ottimi risultati consentendo, nel contempo, di ampliare il corredo di focali a disposizione.

I moltiplicatori vanno interposti fra l'obiettivo e la reflex, e perciò sono dotati anteriormente e posteriormente di innesti (maschio e femmina) che riproducono rispettivamente il bocchettone della fotocamera e l'innesto dell'obiettivo. Alcuni consentono di conservare anche la messa a fuoco automatica, sempre che questa sia prevista dal complesso fotocamera-obiettivo.