Il sistema anti occhi
rossi Serve ad evitare l'antiestetico effetto "occhi
rossi" che si verifica quando il lampo del flash è coassiale
con l'asse ottico dell'obiettivo e la luce, passando
attraverso la pupilla del soggetto, illumina la retina, che è
di colore rosso. Per evitare l'inconveniente bisogna
provocare il restringimento della pupilla un attimo prima
dello scatto. Il dispositivo anti occhi rossi, tramite una
serie di pre lampi o l'accensione di un piccolo faretto (vedi
freccia) posto a poca distanza dalla parabola, illumina il
viso del soggetto per qualche istante prima dello scatto
finale, provocando la contrazione dell'iride.
Come funziona All'accensione
del flash, l'energia elettrica fornita dalla batteria comincia
ad accumularsi nel condensatore. Quando quest'ultimo è
completamente carico, dopo qualche secondo, si accende una
spia luminosa e l'apparecchio è pronto per funzionare. Al
momento dello scatto l'energia accumulata si scarica sul bulbo
flash trasformandosi in un lampo di luce molto intensa.
Puoi regolare la potenza dell'emissione luminosa
attraverso un selettore manuale oppure, nel caso dei flash
automatici, questa può essere dosata da un esposimetro
incorporato, che legge in luce riflessa dal soggetto con un
tempo di risposta incredibilmente breve.
L'esposizione col flash Per
indicare la potenza di un flash si usa un valore detto
convenzionalmente Numero Guida (abbreviato NG), che è la
relazione fra apertura dell'obiettivo e distanza operativa
rapportata a una pellicola di sensibilità pari a 100 ISO.
E' evidente che quanto o più tale valore è elevato, tanto
più un lampeggiatore risulta potente. Se conosci il NG,
puoi determinare la corretta esposizione di una fotografia:
infatti, dividendo il NG per il diaframma in uso ottieni la
portata utile del flash e, per converso, dividendolo per la
distanza flash-soggetto ottieni il diaframma da adoperare.
Quando ad esempio disponiamo di un flash NG 22 e regoliamo
il diaframma su f/11, la risultante portata utile del lampo è
di 2m (22/11=2). Se invece il soggetto si trova a 5 metri
e mezzo, perché risulti correttamente esposto, dobbiamo
impostare f/4 (22/5,5=4). Inutile ricordare che per conoscere
con buona approssimazione la distanza cui si trova il soggetto
basta leggerla sulla ghiera dell'obiettivo subito dopo aver
messo a fuoco. Dal numero guida dipendono le regolazioni
manuali, automatiche, o auto TTL del flash che si occupano di
dosare la quantità di luce che raggiunge la pellicola.
Manuale o automatico? Il
mercato offre lampeggiatori sia manuali che automatici (dotati
comunque anche di possibilità di esposizione manuale). Nel
primo caso il flash, ad ogni lampo, scarica sotto forma di
luce tutta l'energia accumulata: per ottenere un'esposizione
corretta devi impostare un diaframma calcolato in base alla
distanza del soggetto. Con i flash automatici la potenza del
lampo è regolata da un circuito esposimetrico interno.
Questo sistema, nell'uso pratico, è molto più veloce di
quello manuale ma, in certi casi, può commettere errori di
valutazione.
Alcuni fotografi preferiscono i flash manuali perché
consentono una regolazione sicura e personalizzata
dell'esposizione; altri invece sostengono che l'automatismo è
migliore del sistema precedente perché più facile da usare e,
nelle situazioni standard, si rivela quasi sempre affidabile.
La maggioranza dei fotografi, infine, preferisce gli
apparecchi che dispongono di entrambi i sistemi, impiegando
l'automatismo nelle riprese normali per passare poi alla
modalità manuale in quelle creative. |